Cybersecurity, priorità per le imprese
Secondo il Report realizzato dal Centro Studi TIM, nel solo 2023 è raddoppiato in Italia il peso degli attacchi ad alta intensità diretti alle singole aziende. Da qui la necessità di sensibilizzare le PMI sulla sicurezza informatica.
Una giornata di formazione è stata organizzata a favore delle imprese manifatturiere e di servizi Napoli, presso l’Unione industriali. Con un focus sulle novità della Direttiva Europea NIS 2, che prevede entro il prossimo anno l’adeguamento a nuovi standard di sicurezza informatica anche da parte della PA e delle piccole e medie imprese. L’obiettivo è quello di accrescere la comprensione e la conoscenza che le aziende hanno riguardo alle potenziali minacce informatiche e ai loro possibili effetti a cascata sull’intera economia. Con queste finalità si è svolto a Napoli il terzo degli incontri, dopo quelli di Catania e Bari.
Secondo i dati raccolti dal Centro Studi TIM, il 61% delle PMI si ritiene infatti bersaglio di attacchi informatici, ma solo il 32% si ritiene pronto a gestirli. Più in generale, nel 2023 i soggetti target di attacchi informatici sono cresciuti del 187%. In particolare, in base ai sistemi di cybersecurity di TIM, gli attacchi ad alta intensità di tipo Distributed Denial of Service (DDoS) – cioè quelli in cui i criminali sovraccaricano siti web, server o risorse di rete con enorme traffico dannoso – rappresentano circa il 30% del totale degli attacchi, pari al doppio rispetto all’anno precedente. L’Italia è, inoltre, il terzo Paese in Europa (e sesto al mondo) per numero di attacchi DDoS, e primo Paese UE per attacchi ransomware caratterizzati dalla richiesta di riscatto.