Il boss senza più regno
La Guardia di finanza di Napoli ha inferto un duro colpo all’ex boss delle cosiddette Case Celesti di Secondigliano. Gennaro Marino, 55 anni, soprannominato “Mckay”, e attualmente detenuto perde il suo patrimonio immobiliare. Complessivamente gli sono stati sequestrati beni per 19 milioni, intestati a cinque prestanome. I sigilli sono stati apposti su 18 unità immobiliari distribuite tra Napoli, Melito di Napoli, Vitulazio in provincia di Caserta e Corigliano Calabro in provincia di Cosenza. Oltre a due imprese per la distribuzione di carburanti e la compravendita immobiliare con sede a Napoli ed Arzano.
Grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, è stata accertata l’affiliazione dell’uomo al clan Di Lauro, prima, e al gruppo rivale degli Scissionisti, poi. I protagonisti della faida che dal 2004 ha insanguinato l’area a Nord di Napoli con decine e decine di morti. Gennaro Marino si occupava della gestione dello spaccio di stupefacente a Secondigliano, proprio nelle Case Celesti.
Per gli inquirenti sarebbe coinvolto anche in diversi omicidi, durante la prima faida di Scampia. Attualmente, Gennaro Marino è detenuto per condanne passate in giudicato con l’accusa di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, omicidio, tentato omicidio, sequestro di persona, distruzione di cadavere, detenzione e porto illegale di armi da fuoco.