Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Affitti brevi, c’è la proroga

Il Codice Identificativo Nazionale (Cin) è indispensabile per destinare gli immobili a locazioni brevi con finalità turistiche. Il processo di acquisizione non è ancora completo in nessuna delle regioni italiane. Anzi nella maggior parte dei casi si supera appena il 50%, passando dal picco in alto della Basilicata a quota 76,53% al fanalino di coda Friuli Venezia Giulia al 27,18%. Con la Campania ferma al 62,41%.

Su oltre cinquecentomila strutture registrate in Italia sono meno di trecentomila i Cin rilasciati. I dati sono del ministero del Turismo. Fortunatamente è stata decisa una proroga rispetto alla scadenza fissata inizialmente per mettersi in regola. C’è tempo fino a gennaio 2025, per evitare di incorre in sanzioni come previsto dalla riforma.

Le direttive del ministero dono chiare: “Con riferimento alla procedura per la richiesta e l’attribuzione del codice identificativo nazionale, in considerazione della finalità della Banca Dati delle Strutture, volta in particolare ad assicurare la tutela della concorrenza e della trasparenza del mercato, la sicurezza del territorio e il contrasto a forme irregolari di ospitalità e visto l’obiettivo di garantire sia il buon funzionamento dell’innovativo sistema di interoperabilità tra banche dati, sia l’affidabilità e la sicurezza dei portali telematici sui quali vengono pubblicati gli annunci, è emersa l’opportunità di uniformare il termine entro cui i soggetti interessati hanno l’obbligo di munirsi del Cin che deve, pertanto, intendersi fissato nella data del 1 gennaio 2025, pena l’applicazione delle sanzioni previste dalla citata norma”.