Albergo dei Poveri “nuovo” nel 2026, se tutto andrà bene
Il crono programma per Palazzo Fuga, meglio noto come Albergo dei Poveri, destinato ad ospitare da subito la scuola di alta formazione dell’Università Federico II, c’è. Se si riuscirà a rispettarlo, entro dicembre arriveranno la validazione e l’autorizzazione dei progetti e, da gennaio, prenderanno le mosse tutte le attività di demolizione e di ricostruzione. Grazie ai 225 milioni di fondi provenienti dal PNRR (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), di cui 80 già impegnati, ci sono tre enormi gru già in azione. È previsto che, a pieno regime, gli operai al lavoro dentro saranno ben 400, pescati tra la mano d’opera locale più qualificata.
Il Real Albergo dei Poveri, o Palazzo Fuga, nell’uso popolare è anche indicato con il nome di Reclusorio o Serraglio. Lo fece costruire Carlo III di Borbone per ospitare i poveri del Regno di Napoli e negli anni vi trovarono dimora bambini e ragazzi orfani. Fu anche sede del Tribunale per i minori. Lo storico edificio fu danneggiato dal terremoto del 23 novembre 1980, che provocò il distacco di alcuni solai dai muri laterali a ridosso dell’orto botanico. Nel crollo persero la vita alcune anziane, ospiti dell’ospizio che si trovava all’interno, e due persone che le assistevano.
Palazzo Fuga è il maggiore palazzo monumentale di Napoli, con i suoi oltre 100mila metri quadrati. Uno degli edifici più grandi d’Europa, la cui edificazione fu affidata nel 1751 all’architetto fiorentino Ferdinando Fuga. Monumentale esempio del barocco napoletano, conta oltre 400 stanze distribuite su quattro livelli, una facciata di 350 metri di lunghezza e nove chilometri di corridoi.