Il Personaggio della settimana
antonio conte
Il racconto di Antonio Conte, re della panchina non può prescindere dal racconto di Antonio Conte giocatore. In carriera ha militato in solo due squadre: il Lecce, rappresentativo della città in cui è nato e cresciuto, e la Juve.
Tredici le stagioni, più di quattrocento le partite giocate e tredici anche i trofei conquistati. Tra cui cinque scudetti e la Champions League del 1996.
L’anno dello stop è il 2004, con solo un anno di riposo per ripartire dalla panchina. Al Siena, come vice di De Canio. La prima volta da allenatore sarà sulla panchina dell’Arezzo. Ma c’è la macchia di un esonero, arrivato dopo cinque pari e quattro sconfitte nelle prime nove giornate di Serie B. Seguirà l’impegno con il Bari. Anni dopo, arriverà la guida della Juve. Sua la storica frase: “Nel calcio noi allenatori siamo dei professionisti. Sono tifoso della Juve e sono l’allenatore della Juve, ma se dovessi allenare l’Inter o il Milan, allora diventerei primo tifoso dell’Inter o del Milan, o di Roma e Lazio”.
Con il Bari arriverà per Conte la prima vera soddisfazione in carriera. Nel 2008-09 è trionfo in Serie B: la squadra conquista la promozione in A dopo otto anni. Con ben quattro turni di anticipo. La prima stagione di Serie A arriva sulla panchina dell’Atalanta. L’avventura terminerà con le sue dimissioni nel gennaio del 2010, dopo 13 punti conquistati in tredici partite. Nel 2010 Conte torna al Siena e ottiene la seconda promozione in carriera, con tre giornate di anticipo.
La Juve decide di puntare su di lui nell’estate del 2011. Con Conte la squadra se non vince, non perde quasi mai. Comunque è sempre in vetta. Poi c’è l’addio, a causa della mancata crescita in Europa e di altri malumori che portano alla separazione
Alla guida degli Azzurri, dopo aver centrato la qualificazione all’Europeo del 2016 e superato i gironi, compie una grande impresa contro la Spagna negli ottavi. L’eliminazione ai quarti con la Germania, ai calci di rigore, sarà la fine dell’esperienza. Arriva l’esperienza all’estero e il ritorno in Italia, nel 2019 in nerazzurro, che porta alla conquista dello scudetto numero 19 della storia interista, il quarto dell’allenatore in carriera. Ancora estero, nella carriera di allenatore e poi, finalmente, il Napoli.
Fermo da oltre un anno, per Antonio Conte è arrivato il momento di ripartire. Con l’obiettivo di vincere un nuovo scudetto.