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Chi sarà il prossimo?

A San Sebastiano al Vesuvio ci sono state una fiaccolata e una veglia di preghiera per ricordare Santo Romano ,il giovane 19enne assassinato nella notte tra venerdì e sabato. Tante le persone che hanno partecipato insieme alla famiglia e agli amici. Presenti il sindaco di San Sebastiano Giuseppe Panico, i calciatori, lo staff tecnico e la dirigenza della squadra Asd Micri, in cui Santo giocava. Tra i tanti, anche i genitori di Francesco Pio Maimone, il 18enne ucciso a Mergellina la notte del 20 marzo 2023, e l’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia.

Le parole di Battaglia

“La mia Chiesa, stanca di accompagnare giovani vite al congedo terreno”, sono state le parole dell’arcivescovo di Napoli Mimmo Battaglia. Intanto chi ha sparato, un 17enne del quartiere Napoletano di Barra ha reso dichiarazioni al pm della Procura dei Minori che ha firmato il decreto di fermo. Pare che, prima abbia cercato di negare, poi si sia lasciato andare a una piena confessione: “Sì, sono stato io. L’arma l’ho comprata in un campo rom”.

L’assassino

Le accuse sono di omicidio, porto e detenzioni di armi, spari in luogo pubblico e droga. Quest’ultima accusa si riferisce al fatto che all’interno dell’auto sequestrata, c’erano 3,4 grammi di marijuana suddivisa in dosi e un bilancino di precisione. Il ragazzo arrestato era stato scarcerato dall’istituto di pena minorile di Nisida il 28 maggio scorso, era stato condannato a un anno e mezzo, con pena sospesa, per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, accuse per le quali era stato arrestato il 31 gennaio scorso.