Ferocia baby
Solo oggi si è riuscito a fare luce su un macabro delitto consumato lo scorso agosto. Il colpevole sarebbe un giovanissimo pusher. La vittima, un giovane di poco più grande. All’origine del delitto, questioni legate al traffico di droga. Il profilo dell’assassino è inquietante. A soli 16 anni ha sparato a bruciapelo uccidendo un ventenne. Poi, insieme a dei complici, ne ha bruciato il corpo in una campagna alla periferia di Napoli. Anche se, a quanto risulta agli inquirenti, i componenti del suo stesso gruppo avevano provato a convincerlo di non risolvere la faccenda in questo modo.
Gli affari dello spaccio andavano sistemati, questa la motivazione. E poco importa se Un omicidio avrebbe attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, avrebbe fatto finire il giro di spaccio. Ma lui è andato avanti, senza se e senza ma. E questa non è stata nemmeno la prima volta. Accade tutto in un sottoscala del quartiere di Pianura. Lo scorso 31 agosto il ragazzino era lì insieme al suo gruppo.
Con la vittima, Gennaro Ramondino, c’è un incontro casuale. Quasi immediata la decisione di commettere l’omicidio. Poi il corpo viene portato in aperta campagna e bruciato. Il minorenne era già sotto custodia cautelare per il tentato omicidio del baby boss Massimiliano Santagata, commesso in concorso con altri giovani.