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Il premio “Nafafe2025” va al regista Biagio Manna

Si è concluso con un bilancio positivo la prima edizione del Napoli Film and Audiovisual Festival (NAFAFE’), il primo festival napoletano dedicato ai cortometraggi e ai documentari brevi. Promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto Cohousing Cinema Napoli e organizzato da Camella Srls, con la partnership di Run Film, NAFAFE’ si è imposto come un nuovo tassello nel panorama culturale della città, confermando Napoli ancora una volta crocevia artistico e cinematografico di rilevanza internazionale. L’obiettivo del festival è stato quello di valorizzare le produzioni cinematografiche emergenti, offrendo una piattaforma di visibilità ai giovani talenti e alle realtà indipendenti, con un’attenzione particolare alle opere legate a Napoli, sia per ambientazione che per tematiche e partecipazione artistica.

I Vincitori

Primo Premio indetto della Giuria dei Ragazzi “Nafafe2025” a “Vincenza Birillo”

Il cortometraggio, scritto e diretto da Biagio Manna, ha conquistato il pubblico più giovane, che ha premiato l’opera per la sua originalità e il messaggio profondo. Il regista del corto è noto a più per aver lavorato come attore nel film “E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino e come protagonista della serie tv Mare Fuori.

Premio Corto Originale: “Zona Cesarini” di Simona Cocozza

Il cortometraggio si è distinto per la sua ironia tipicamente partenopea, il taglio leggero e la capacità di raccontare una storia godibile e credibile. Attraverso una serie di equivoci, l’opera tocca temi come la tradizione, la famiglia e l’accoglienza, mantenendo un ritmo comico impeccabile e dialoghi semplici ma efficaci.

Premio della Giuria Tecnica: “Fucking Boobs e mani a terra” di Paolo Cipolletta

Un’opera sorprendente per la consapevolezza e la naturale leggerezza con cui affronta la storia di due ragazzi con un disturbo neurologico, trasformandola in una delicata vicenda di educazione sentimentale. La fotografia, l’ambientazione e la regia hanno contribuito a rendere questo cortometraggio un’opera di grande impatto.