Il Sud perderà 5 miliardi nei prossimi tre anni
La Svimez, Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, ha consegnato la sua Memoria sulla manovra depositata alla Camera, ed è tutt’altro che rassicurante. Complessivamente, nel triennio 2025-2027, le risorse destinate a misure specifiche per il Sud dovrebbero ridursi di 5,3 miliardi di euro. Nel documento sono calcolati gli effetti finanziari nel triennio, in relazione alle misure specifiche per il Mezzogiorno contenute in manovra. Particolarmente, con riferimento a abrogazione di decontribuzione Sud, Fondo interventi per il Mezzogiorno, credito di imposta Zes Unica e sgravio contributivo neo-assunti Zes Unica. Per la precisione: 1,78 miliardi in meno nel 2025, -2,92 miliardi nel 2026, -625 milioni nel 2026.
Secondo le stime ufficiali, l’abrogazione della Decontribuzione Sud comporta minori oneri per la finanza pubblica pari a 5,9 miliardi di euro per il 2025 e a circa 4 miliardi annui nel biennio 2026-2027. Allo stesso tempo, il venir meno della misura comporta una riduzione delle entrate fiscali indotte pari a 948,2 milioni nel 2026 e 605,5 nel 2027, che comprime la riduzione dell’indebitamento netto nel biennio a 3 miliardi nel 2026 e 3,4 miliardi nel 2027. La Decontribuzione Sud ha comportato una spesa pari a 3 miliardi di euro nel 2021, 3,3 nel 2022 e 3,6 nel 2023, interessando una platea di beneficiari nei tre anni rispettivamente pari a 1,2, 1,4 e 1,5 milioni di lavoratori.