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Il Personaggio della settimana

dott. michele di bari

Prefetto di napoli

Manca un mese al bilancio del primo anno di attività. È novembre 2023, infatti, quando in Prefettura a Napoli, avviene il passaggio di consegne tra Claudio Palomba e Michele Di Bari.

Il nuovo prefetto, ha 64 anni nel momento dell’insediamento, è originario di Mattinata, in provincia di Foggia. Nella sua lunga carriera è stato segretario comunale di vari Comuni, capo di Gabinetto e viceprefetto a Foggia; vice commissario governativo della nuova Provincia di Barletta-Andria-Trani; commissario straordinario di numerosi Comuni ed ha ricoperto molteplici incarichi.

Nominato prefetto il 22 dicembre 2010, in questa qualità ha assunto prima l’incarico di vice commissario del Governo per la Regione Friuli Venezia Giulia; è stato poi prefetto di Vibo Valentia, di Modena, di Reggio Calabria e capo dipartimento del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno. Ultimo incarico a prefetto di Venezia.
Questi undici mesi a Napoli sono stati tutt’altro che tranquilli. Dalla tragedia delle Vele di Scampia all’emergenza criminalità al Parco Verde di Caivano, fino al riproporsi dei fine settimana violenti e dell’organizzazione dei piani di fuga per il bradisismo. Basti pensare che, in meno di un anno, le interdittive antimafia adottate sono oltre 160.
Al primo posto, per uno degli uomini di Stato più disponibili al dialogo e alla comunicazione con il pubblico, c’è ovviamente la sicurezza. Quella di tutti noi, residenti in una delle città che lui più ama. Alle riunioni sottolinea sempre: prima vengono le persone e la tutela delle persone passa per l’attenzione al sociale”.
Un impegno che gli è valso la nomina di “gentiluomo di Sua Santità”, la più alta carica concessa dalla Santa Sede a un cattolico laico. “Oggi Napoli respira una nuova rincorsa ma serve il contributo di tutti. Nessuno deve sentirsi escluso”, ha affermato recentemente Michele Di Bari, in occasione di uno dei “Dialoghi in Prefettura” dedicato alla ricorrenza dei 2500 anni della città di Napoli. Una città resiliente “che ha tutte le potenzialità per vivere una nuova stagione”, ha rimarcato il prefetto nella stessa occasione. Con un ammonimento, che “le istituzioni siano al fianco dei più deboli”.
Ama i giovani il prefetto di Napoli. In occasione della presentazione delle “Olimpiadi dei saperi” ha detto: “È necessario curare un ponte tra le generazioni”.