Preso il narcos casertano con Pablo Escobar nel cuore
Su di lui pendeva un mandato di arresto internazionale. Difatti si trovava all’estero, quando è stato preso dopo una latitanza durata quatto anni. Addirittura, a Medellin in Colombia, punto di partenza del traffico di droga per tutte le rotte mondiali. Luigi Belvedere, inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi del Ministero dell’Interno, deve scontare una condanna a 18 anni di carcere per traffico internazionale di stupefacenti.
Il suo è un alto profilo criminale. Con un ruolo di rilievo nel panorama della malavita mondiale, quale intermediario tra i cartelli colombiani ed alcuni clan di camorra riconducibili ai Casalesi. Pare che la specialità del broker di origine casertana fosse la cocaina. In una foto in possesso degli inquirenti appare in visita alla tomba del narcotrafficante Pablo Escobar.
L’inchiesta è stata coordinata dalla Procura distrettuale di Napoli e si è avvalsa delle attività investigative condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta, dalla Sisco di Napoli e dallo Sco. Oltre alla preziosa collaborazione di organismi investigativi colombiani e il sostegno operativo di Europol, della Dcsa e del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia.