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Ucciso per uno scambio di persona, arrivano le condanne

Giulio Giaccio aveva 26 anni, quando venne prelevato e ucciso da persone legate al clan Polverino che lo uccisero e, poi, sciolsero il corpo nell’acido. Senza alcuna colpa, poiché scambiato per l’amante della sorella di un camorrista. Tre le condanne a trent’anni di carcere nei confronti degli imputati coinvolti nel rapimento, nell’omicidio e nella distruzione del cadavere del giovane. Gli assassini lo prelevarono nei pressi della sua abitazione a Pianura mentre era in compagnia di un amico, fingendosi poliziotti, la sera del 30 luglio del 2000.